>> Esistono tante paure quante se ne possono inventare <<
Quando la paura patologica è concentrata su una singola situazione, oggetto, fantasia, rumore, animale o altro ancora, ecco che parliamo di monofobia.
Qualunque cosa può divenire oggetto di paura e fobia, ma si rilevano alcune forme ricorrenti. Per fare qualche esempio ripreso dall’esperienza clinica, le forme di fobia più comuni sono quelle verso degli animali come ad esempio: la paura dei ragni, degli scorpioni, dei serpenti, eccetera… Una fobia molto in crescita negli ultimi anni è la fobia dei piccioni, la quale tra le zoofobie, sembra decisamente meno motivata di quella rivolta ad animali più pericolosi, ma non si deve sottovalutare il fatto che nella vita cittadina della maggiorparte delle persone gli incontri dei serpenti sono rari, mentre quelli con i piccioni sono sempre più frequenti. Ciò sta a significare che le tipologie di fobia si evolvono in linea al cambiamento dei nostri stili di vita. Fobie tipiche di qualche secolo fa, oggi sono rare, cosiccome probabilmente alcune delle più frequenti di quelle attuali, un domani saranno altrettanto rare. Altre forme decisamente comuni di singola fobia scatenante il panico ad esempio sono quella relativa all’altezza (acrofobia), quella relativa ai luoghi chiusi (claustrofobia), quella relativa al rimanere soli o allontanarsi (agorafobia), quella relativa allo stare in mezzo alla gente (fobia sociale). Queste ultime, molto spesso, tendono a diventare fobie generalizzate poiché rappresentano situazioni di vita molto comuni, tanto che la persona pur di evitarle può arrivare a rinchiudersi in casa.
Oltre alle due classi di monofobie di tipo zoologico o situazionale un ‘altra tipologia molto comune è quella relativa alla paura di contagiarsi o di infettarsi attraverso il contatto con siringe, sangue, sporco, sostanze contaminanti, eccetera. In questo caso nell’arco di qualche tempo l’evolversi della patologia verso una forma di patologia generalizzata, di solito una sindrome ossessivo compulsiva basata sui rituali di pulizia, disinfezione, o una forma di ipocondria basata sul continuo bisogno di controlli medici.
Per tutti questi tipi di monofobie le reazioni sono simili la persona che si trova nella situazione da lei temuta manifesta sintomi di panico: blocco del respiro, sensazione di soffocamento, tachicardia, blocca dei pensieri e della ragionevolezza, sensazione di svenire, il tutto associato ad una esigenza irrefrenabile di fuggire o di chiedere aiuto.